lunedì 17 marzo 2008

Londra



Poche altre citta’ europee mi hanno entusiasmato cosi tanto. La seconda volta a Londra è stata la piu’ illuminante.
Maggio 2007 viaggio di istruzione con il mio corso di studi in Ing. Meccanica. Il viaggio comprede 2 visite tecniche:

TWI (www.twi.co.uk)

Renault F1 (www.ing-renaultf1.com)

La TWI è fra i leader mondiali per quanto rigurda l’unione di materiali con tecniche all’avanguardia oltre a fornire il Know-how su quasi tutti i campi dell’ingegneria. Per esempio hanno progettato il telaio incollato delle varie Lotus ( elise, exige ), hanno studiato il rivestimento inferiore esterno dello Shuttle ( ovvero quello che nella delicata fase di rientro impatta con l’atmosfera). Si potrebbe scrivere un libro di tutto quello che è stato inventato da questa” Industria di scienziati”. Vanta sedi in tutto il mondo e la sede centrale è immersa nella verde campagna londinese. Una cornice bucolica eccezionale in netto contrasto con quello che si trova dentro la gigantesca struttura. In particolare i macchinari per i processi di saldatura speciale sono davvero impressionanti: alti circa come un palazzo di 2 piani e completamente automatizzati. Mi piacerrebbe postare qualche foto ma ovviamente l’uso delle fotocamere, all’interno della struttura, era severamente vietato. Solo all’ingresso un mio collega temerario è riuscito a fare questa foto che riprende lo scarico della Toyota F1.


Ecco una foto del paesaggio circostante, magnifico.


Se la prima visita tecnica era stata illuminante, la seconda è stata a dir poco emozionate. La sede della Renault F1 è immersa nella campagna di Estone ed arrivarci non è proprio agevole specialmente con un bus di 10 metri. Una volta arrivati cio’ che colpisce sono le modeste dimensioni della struttura. Paragonata al vicino tempio di Woking o al “paese Ferrari” la sede di Estone sembra un negozzietto di provincia. Veniamo subito accolti dal nostro gancio speciale l’ing. Carlo Boldetti (www.carloboldetti.com) che è uno Stress Engineer si occupa cioè principalmente della scelta degli strati di carbonio da utilizzare per la pelle della vettura ma anche analizzare tutte le parti critiche con programmi come Abaqus (www.simulia.com)

Nell’officina di assemblaggio vettura c’erano 2 carrozzerie semi-complete oltre ad un motore completo. Il motore è quello che mi ha impressionato di piu’ sia per la sua compatezza che per le dimensioni esagerate dei radiatori. Fatto un giro nei vari reparti arriviamo nella sala stampaggio dove circa 5 stampanti tridimensionali lavorano quasi ininterrotamente modellando pezzi della vettura in resina in scala 1:5.

La galleria del vento non è niente di cosi faraonico essendo anch’essa in scala e quindi è da ammirare come la Renault si a riuscita a conquistare ben 2 mondiali nell’era dell’efficienza aerodinamica.

Giungiamo poi nella postazione di lavoro dell’ing. Boldetti: 2 monitor visualizzavano una ruota dentata appartenente al cambio. Egli, tramite Abaqus, stava studiando una soluzione per dimiure le sollecitazione nei punti di massimo stress per evitare la rottura.

Chiaccherando poi con l’ing. Boldetti mi ha fornito una lista dei principali programmi usati in Renault per la progettazione della monoposto:

Pre Processing (utilizzato per le meshing)

Hypermesh

Solvers

Patran/Nastran ( per i compositi)

Abaqus ( per problemi non lineari)

Pro-Mechanica

CAD Catia


Ecco alcune foto. Purtroppo come alla TWI non era permesso fare foto dentro la struttura





Quest’ultima foto è un po’ inquietante…

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